Borgo Parrini

Non molto lontano dal Saracen, c’è una piccola chicca che è un punto di riferimento per i viaggiatori che amano scoprire piccoli borghi nascosti. E’ sicuramente il caso di Borgo Parrini, che è piccolo ed è sicuramente nascosto (celatissimo fino a due-tre anni fa). Oggi ve ne raccontiamo la storia.

Chi vi scrive ha scoperto Borgo Parrini con colpevole ritardo, ma sono sincero nel dirvi che andarci è stato come averlo visitato per la seconda volta. Questo perché le sue immagini hanno rimbalzato da un social all’altro rendendo di fatto Borgo Parrini, uno dei borghi più instagrammabili d’Italia.

TUTTO IN UN’ORA

Non servono scarpe da trekking e nemmeno zaini pesanti, Borgo Parrini si visita in massimo un’ora (ma proprio a prendersela comoda). Devi visitarlo con una predisposizione ben precisa, quella dell’ozio (inteso come otium romano, un momento slow di eccellenza separato dalle preoccupazioni della vita quotidiana e rivolto alle superiori necessità dell’essere: la lettura, la cultura, l’arricchimento di sé).

FROM BARCELONA TO LOVE

Borgo Parrini è una minuscola frazione del comune di Partinico che oggi attira tantissimi visitatori perché le palazzine e le viuzze sono una bomboniera spagnola ispirata all’artista spagnolo Guadì. Case azzurre, bianche, gialle. E poi mosaici, maioliche, murales e frasi d’autore. Perfino un bar letterario. Non sarà grande come Barcellona, ma scattate una foto e comparate pure, a voi il giudizio.

Borgo Parrini 1

 

UN BOOST CULTURALE

Ma partiamo dalla fine. Dopo anni di decadenza e di abbandono, un amante della cultura e imprenditore di Partinico che si chiama Giuseppe Gaglio, prende in mano la borgata e dà il via a una rinascita artistica senza precedenti coinvolgendo l’intera comunità della zona. Ristrutturate le case, arrivano le maioliche, poi le influenze letterarie e artistiche. La spagna, il Portogallo, la Grecia e il mondo arabo ovviamente. Il luogo che fino a qualche decennio fa non era altro che un ammasso di pietre dimenticate oggi ha diverse pizzerie, musei, negozi di souvenir, botteghe antiche, una chiesa e un parcheggio immenso per ospitare pullman di curiosi.

AL TEMPO DEI PARRINI

Come scrive corriere.it, Borgo Parrini nasce tra il ‘500 e il ‘600, quando i padri del Noviziato dei Gesuiti di Palermo (i parrini) ne acquistano i terreni. Nel ‘700 spuntano torrette di avvistamento, diversi magazzini, case per i coloni e braccianti e anche una piccola chiesa dedicata a Maria Santissima del Rosario. Poi però l’ordine dei Gesuiti viene soppresso e la proprietà cade in mano a un principe francese (Henri d’Orléans) che si trovava in siciliana per produrre il “Moscatello dello Zucco e mandare avanti una fiorente azienda, i suoi impiegati occuperanno le case, generazione dopo generazione fino alla loro scomparsa e al definitivo abbandono della zona.

PER RAGGIUNGERLO

Dal Saracen Sands Hotel, prendi l’autostrada A29 in direzione Mazara del Vallo ed uscire a Montelepre, poi procedi lungo Sp1-bis per un breve tratto e svolti in Via Suriano. Una passeggiata, insomma.

 

 

 

 

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