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Amanti del diving accorrete! Nel mare di Isola delle Femmine, a pochi chilometri dal Saracen Sands Hotel, riposa sul fondale un aeroplano Junker-52 della Seconda Guerra Mondiale e noi oggi ve ne raccontiamo la storia.

C’è un tesoro nascosto in profondità. Uno di quelli che premia soltanto gli audaci e che si trova ad oltre 46 metri di profondità, in fondo al mare di Isola delle Femmine, dove vi è entrato in una giornata di sole del 1942, in piena Seconda Guerra Mondiale, e non vi è più emerso.

L’AVARIA OLTRE 70 ANNI FAdiving-junker

Si tratta di uno Junkers-52, un aeroplano da combattimento che a causa di un’avaria è precipitato in mare, staccandosi dal resto della squadriglia volante dopo una virata improvvisa e una picchiata rasente sulle case di Sferracavallo, la borgata marinara che unisce proprio Isola delle Femmine a Palermo. I due piloti tedeschi furono soccorsi da alcune barche e sparirono per sempre.

TESTIMONI OCULARI

La sua volata è ricordata anche da due testimoni oculari, Michele e Carlo Reina, che all’epoca erano due ragazzini. Lo Junkers-52, apostrofato anche come “Zia Ju” è oggi visitabile grazie ad alcuni centri diving sulla costa che permettono ai turisti di potersi immergere fino alla profondità dove il trimotore si è posato oltre 70 anni fa. Un documentario di Riccardo Cingillo mostra alcune immagini mozzafiato del relitto, ad oggi quasi intatto.

LA SCOPERTA DEL GRUPPO TECNOMARE

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Come scrive Underwatertales.net, il relitto fu scoperto alla fine degli anni ’80 da un gruppo di subacquei palermitani che già si erano fatti notare per la scoperta e il recupero di ancore allenico-romane: parliamo del gruppo Tecnomare. Quando scesero per la prima volta con l’attrezzatura fotografica, il Gruppo Tecnomare fu protagonista di un incontro mitico. Quello con un grosso pesce grongo di due metri. Quel pesce, ribattezzato Beniamino, vive all’interno del relitto e tutt’oggi fa capolino quando i più curiosi (e appunto, audaci) raggiungono quelle profondità. Un altro mito legato allo Junkers-52 è la presenza di una valigetta che fu tratta in salvo dagli aviatori tedeschi, il cui contenuto è sempre stato un mistero.

VIVERE LE COSE IN PROFONDITA’

Il nostro territorio rimane uno dei più affascinanti. Noi del Saracen Sands Hotel vi consigliamo di viverlo in ogni modo: sia in superficio, che in profondità. Ché non tutti i tesori sono custoditi nei musei.

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