immacolata-cattedrale

L’immacolata. La festa che apre a tutte le celebrazioni natalizie, un percorso a tappe che rende la Sicilia un luogo magico tra la fine e l’inizio del nuovo anno. L’8 dicembre per i siciliani è il giorno in cui si fa l’albero di Natale, il presepe e si perfezionano tutti gli addobbi natalizi che saranno grandi protagonisti fino all’8 gennaio, l’epilogo di tutte le feste.

LA MADONNA

Si identifica l’8 dicembre come il giorno “della Madonna” ed è sì un giorno legato alla sua figura, ma più nello specifico al dogma dell’Immacolata Concezione, datato proprio 8 dicembre 1854, giorno della bolla Ineffabilis Deus di Papa Pio IX. Questo dogma stabilisce l’immunità della Vergine Maria rispetto al peccato originale. Fu inserita nel calendario della Chiesa universale da papa Alessandro VII con la bolla Sollicitudo omnium ecclesiarum dell’8 dicembre 1661. Un tema che in Sicilia è davvero molto sentito.

IN SICILIA

Una festività che secondo lo storico Antonino Mongitore già nel 1323 era tipica a Palermo. Una festa di precetto come la Conceptioni di Maria, talmente antica da rendere impossibile la sua primaria datazione. Ma ovviamente ben prima della bolla del 1854. La devozione per la Vergine Maria in Sicilia ha le sue radici nel periodo della devozione bizantina, un culto poi rafforzato con l’epidemia dei peste del XVII secolo. Questa festività potrebbe essere esportata proprio dall’Oriente, grazie ai monaci bizantini.

IL RUOLO DI PALERMO

Palermo fu una città che anticipò il culto. Il suo Senato fece voto di onorarne la dottrina con una grande celebrazione che è continuata fino ai giorni nostro: dal 1624 ad oggi il voto viene rinnovato in gran parte dell’Isola. Un voto in difesa dell’Immacolata, patrona massima della Regione Siciliana. E da Palermo, in Sicilia, verso il resto dell’Occidente grazie agli ordini benedettini e carmelitani. La devozione verso la Madonna è talmente forte in Sicilia tanto che Pio XII proclamò l’Isola “Feudo di Maria”.

LA VIGILIA E IL MENU’ DELL’IMMACOLATA

Sì, come il Natale, anche per l’Immacolata si festeggia la vigilia. Un menù povero, ma tipico: dallo sfincione (una focaccia condita con salsa di pomodoro, acciughe, caciocavallo e cipolla) alla muffoletta (pagnotta morbida con semi di finocchio, ricotta o caciocavallo) fino alle mitiche sfince (frittelle dolci spolverate di zucchero) e il buccellato (pasta frolla con fichi secchi, mandorle e pistacchio). E infine ancora, il Baccalà e gli anelletti al forno.

Comments are closed.