Un hotel è un luogo ricco di storie. Ci circondano. E oggi ve ne vogliamo raccontare una: quella di Ignazio Pensovecchio, che vent’anni fa ci chiese se eravamo disponibili a mettere in mostra un suo quadro. Fu l’inizio di un percorso di ispirazione e felicità.
Ignazio Pensovecchio è un pittore d’hotel. Non è un termine dispregiativo, tutt’altro. Esprime familiarità, lo lega inesorabilmente ai nostri luoghi, alla nostra gente, quella di ogni giorno o di una sola volta nella vita. Lui li osserva, si fa ispirare, poi prende in mano il pennello e inizia la magia.
AIUTARE GLI ALTRI, AIUTARE SE STESSO 
In realtà Ignazio è un infermiere, aiuta gli altri. Ed è con la pittura che riprende il bene dato, è con i colori che aiuta se stesso. Vent’anni fa si presentò al Saracen Sands Hotel dopo essere stato rifiutato da altre strutture, allontanato, bistrattato, sottovalutato, perché quando lo vedi la prima volta, è vero, non comprendi fino in fondo quanto la sua fede all’arte sia forte, ma passa poco e la consapevolezza che il suo talento innocuo possa solo farti bene si fa spazio dentro di te.
VENT’ANNI FA
Bussò alle porte del Saracen chiedendo di poter esporre un suo quadro. La proprietà dell’epoca acconsentì regalandogli una gioia che tutt’oggi lo commuove. Da quel momento non c’è mostra, esposizione, concorso che non sia preceduto da una prima esposizione, anche informale, al Saracen Sands Hotel che per lui rappresenta una sorta di richiesta di benedizione. In hotel si sente al sicuro e se passeggiate fra i corridoi, non è impossibile trovare qualche sua opera. Ognuna di queste ha una storia, timida, perché non la racconta nessuno.
INCROCIANDOLO NELLA HALL
Eppure ha uno stile che che si distingue con i suoi berretti dipinti, le sue cravatte affogate nel colore e le sue tele affettuose. Lui seduto nella hall che non dice niente, che non vuole convincere nessuno, ma il cui viso si illumina se soltanto ti fermi a guardarlo. Perché lui esiste e con lui le sue opere che brillano di commozione. Qui si ispira, qui crea, qui mostra, qui è felice.
IL PROFONDISMO PITTORICO
Negli anni ha anche avuto le sue soddisfazioni, il suo nome è legato al concetto di Profondismo Pittorico: l’arte che esprime le emozioni ricavate dalla parte più profonda si sé. Ecco che Pensovecchio diventa cantastorie di ciò che ha dentro, si specchia negli altri, assorbe, rielabora e poi nasce la tela. Sono vent’anni che lo fa. Nel bene o nel male, riconosciuto o meno.
FANTASIE DI EMOZIONI
Valeva la pena raccontare il suo legame con il Saracen Sands Hotel. Un legame senza contratti, senza compensi, di vera amicizia. Perché il Saracen non è solo un hotel, ma un riparo per chi vuole esprimere il proprio talento in uno scambio di contaminazioni di arte e di pensieri.